Pablito Mondiale, il cuore oltre qualsiasi ostacolo.

Bastava guardare il suo sguardo stamane, quando Fabricio Santos gli comunicava che dopo la doppia tegola portieri doveva essere lui a rivestire il ruolo da numero uno.

I paradossi della vita, lui Pablito Palmacci che ha sempre gonfiato al rete, lui che è sempre stato l’incubo dei portieri, lui con oltre duecento gol in nazionale, a difendere i pali della Domusbet Catania in una gara importante.

Senso si responsabilità, appartenza, cuore e tutto viene da se. Balzo felino sulla conclusione di Antonio dopo un minuto, disperato quando Pajon tutto solo di testa realizzava il momentaneo vantaggio del Levante. Il resto è stato solo apoteosi, gestione, super assist come quello a mano aperta verso la rovesciata di Zurlo o guantoni accessi a dire di no alle rovesciate di Suarez o ai tiri di Perez. C’è tutto in tre tempi pazzeschi, c’è tutto il cuore di Paolo Palmacci, c’è tutto il suo essere professionista e il suo adattarsi e rendere per il bene del gruppo e della squadra. In fondo leader si nasce, silenziosi, senza urla, ma con fatti concreti donati dalle parate di oggi, dalla gioia finale per la vittoria e dalla consapevolezza di essere. Grazie Paolo adesso torna a gonfiare la rete come tu solo sai fare.

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