Il sogno Scudetto si infrange ai quarti di finale: passa il Terracina per 4-3

CATANIA-TERRACINA 3-4 (1-1; 2-2; 0-1)
Catania BS: 
Battini, Paterniti, De Nisi, Gori, Zurlo, Sanfilippo, Antonio, Fred, Campagna, Ozu, Borer. All: Marcelo Mendes
Terracina BSC: 
Monti, Duarte, Alla, Belardinelli, Borelli, Eliott, Perotti, Possamai, Bartolomeo, Raphael, Frainetti, Lauretti. All: D’Amico
Arbitri: 
Longo di Paola e Gosetto di Schio
Reti: 5’pt Gori (C), 11’pt Eliott (T); 2’st Zurlo (C), 4’st Alla (T), 7’st Borelli (T), 11’st Zurlo (C); 3’tt rig. Duarte (T)
Espulso: all’8’ tt D’Amico (T)
Ammoniti: Frainetti, Belardinelli (T), Gori, Sanfilippo (C)

La Final Eight, in scena alla Beach Arena di Cagliari, ha in serbo un inizio coi botti. Catania Beach Soccer e Terracina opposte per una classica del Beach Soccer italiano, un’ eterna sfida tra due club che nel passato hanno battagliato lungamente in finale e che oggi vale un biglietto con destinazione Final Four.
Rossazzurri che ritrovano Ozu Moreira, Marcelo Mendes può contare sull’organico al gran completo ad eccezione di Be Martins ritornato in Portogallo per difendere la maglia del Braga.
Catania-Terracina che inizia, dopo appena 1 minuto, con la gran bordata di Antonio deviata da Eliott sulla traversa piena.
Catania raccoglie i frutti al 4’ di gioco con la specialità della casa, l’acrobazia di “Tin Tin” Gori che riceve da Ozu Moreira e infila Elliott con una conclusione chirurgica alla sua destra.
Terracina che non si scompone e che ha nel suo portiere volante, lo svizzero Eliott, un abile stoccatore dalla grande distanza. Bravo Paterniti in tuffo alla sua destra. Catania che potrebbe raddoppiare, Borer ruba palla a Frainetti, assist per Zurlo che manca il controllo sfumando una ghiotta palla gol.
Terracina che cresce, sorniona ed intenzionata a fare male alla prima opportunità. Al 7’ Belardinelli suggerisce per Alla che in sforbiciata lambisce il palo in diagonale.
Biancazzurri che rimettono il match in parità ad un e mezzo dal termine del primo tempo grazie ad Eliott, la cui parabola termina all’ incrocio dei pali, imprendibile per Paterniti che deve capitolare per il gol dell’1-1 che fissa la prima frazione di gioco.
Nei secondi 12 di gioco Marcelo Mendes conferma il consueto avvicendamento tra i pali: Battini si riprende i pali della porta rossazzurra ed è sua, dopo appena 30”, la conclusione che viene respinta dall’estremo svizzero.
Catania che rimette il naso avanti al primo giro di lancette suggellando una splendida azione corale con Battini e Ozu rifinitori a servizio di Zurlo che, manco a dirlo, in rovesciata manda il pallone alle spalle di Eliott riportando avanti il Catania.
Terracina che non si abbatte, prova a fare male con Raphael, acrobazia fuori misura per un’inezia. Sono le prove col gol che arriva, nel corso del 3’, con Alla che corregge la corta respinta di Battini sulla conclusione di Duarte.
Laziali che mettono la freccia al giro di boa della partita con Borelli, abile a dialogare con Duarte, e in campo aperto a fulminare Battini mettendo a segno il gol che vale anche il primo vantaggio biancazzurro. Nella fattispecie il Catania lamenta con Fred la mancata concessione di una punizione per un fallo non sanzionato ai suoi danni.
Sotto di un gol Catania chiamato ad un’immediata reazione. Non mancano orgoglio e carattere che si traducono nella rovesciata di Gori, smanacciata da Eliott, e nella conclusione di Battini, che palleggia e si concede un destro d’un nulla fuori dallo specchio della porta.
Alla ricerca anche di un episodio o di una giocata, degna dei suoi campioni, il Catania cinge d’assalto l’area del Terracina. Al 9’ Frainetti interviene in maniera scomposta su Sanfilippo, rigore e giallo per il 20 biancoazzurro. Penalty che Sanfilippo spreca malamente calciando docile tra i guantoni di Eliott uomo in più del Terracina.
Non arriva il gol su rigore, Catania che viene però premiato dal gol del 3-3 che arriva, ad 1’ 23” dalla fine del secondo tempo, sugli sviluppi di un angolo dalla destra con la splendida rovesciata di Zurlo che batte Eliott per il gol del 3-3 che fissa anche i secondi 12 di gioco effettivi.
Ancora un’emozione, con la rovesciata di Zurlo deviata in angolo dall’onnipresente Eliott con le punta delle dita.
Perfetta parità dopo 24 minuti, la terza frazione di gioco ha inizio ancora con la conclusione di Battini su cui Eliott non mostra alcun patema d’animo.
Non è da meno Battini che vince il duello personalissimo con Belardinelli che prova su punizione e a seguire in acrobazia ma in entrambe le circostanze trova l’attento numero 22 a negare la via della rete.
Al 3’ l’episodio che indirizza e decide la sfida: angolo dalla destra di Frainetti, avvitamento di Belardinelli, Gori appostato sul primo palo tocca involontariamente con il braccio, arbitri che non esitano a indicare gli estremi per il calcio di rigore trasformato con freddezza da Duarte che spiazza Battini per il gol del 4-3.
Partita aperta ad ogni risultato, Catania che alza ulteriormente il proprio baricentro, Terracina che si rintana nella propria meta campo.
Il canovaccio rimane il solito, ci pensa Eliott a sigillare porta e risultato spedendo al mittente ogni minaccia rossazzurra.
Il Catania si aggrappa a Gori. Battini è monumentale su Belardinelli che a tu per tu aveva trovato il guizzo per fare male. Nel ribaltamento il Catania sfiora il pareggio ma Eliott si supera negando per ben 2 volte, prima su Gori, poi su Fred il gol che avrebbe portato Catania-Terracina all’over time.
Laziali che potrebbero anche chiuderla con il destro di Duarte, Catania che produce gli ultimi sforzi con le conclusioni di Antonio e Ozu che difettano in previsione e qualità. Gli ultimi assalti non sortiscono gli effetti sperati, al triplice fischio di chiusura la fine dell’incontro appare una sentenza ineluttabile: il Catania esce sconfitto per 4-3, al 1•turno della Final Eight, prematuramente se consideriamo ambizioni e blasone del club ai nastri di partenza questa tappa cagliaritana.
Rossazzurri attesi, ancora, ad un duplice incontro, gli ultimi 2 appuntamenti di una stagione che lascerà in dote la vittoria di una Supercoppa e la voglia di lasciarsi al più presto questa amara delusione.