Dentro o fuori, gloria o delusione. Non esistono altri sentimenti per il derby del Sud. Domusbet Catania Bs e Napoli, grande gara, grandi emozioni.
Voglia assoluta di tornare per i rossazzurri ancora in finale, sarebbe la decima in 14 anni, monopolio come lo scorso anno e preludio di vittoria. Fabricio Santos lasciava Eudin per ricaricare le batterie ed alzava peso offensivo con lo svizzero Ott, ma mandava in campo i nazionali azzurri Chiavaro, Palazzolo, Corosiniti e Palmacci con Andrade in porta. Napoli si affidava ai fratelli terribili Be e Leo Martins ed ex terribili come Spada ed Altobelli.
Primi sei minuti del primo tempo di studio, con le due squadre poco pericolose e più propense a non scoprirsi. A uno dalla fine l’episodio il calcio di punizione perfetto con Catarino che sigla da distanza siderale l’1-0 e primo tempo chiuso in vantaggio per i rossazzurri.
Ad inizio ripresa Zurlo procurava il piazzato centrale, praticamente un rigore, ma tirava debole e Spada parlava. Sul ribaltamento di fronte, la legge del calcio gol sbagliato, gol subito e Leo Martins pareggiava i conti. Pochi secondi e Catania ingorda tiro secco di Corosiniti e sulla respinta Zurlo si faceva perdonare, 2-1 Domusbet Catania. Sciacca e Palazzolo davano corsa e freschezza, ma era Andrade che si superava e chiudeva la porta, stesso discorso per Spada che respingeva su Ott due volte. Gara bella, intensa, e pareggio Napoli su palla persa da Sciacca con ancora Leo Martins tutto solo a pareggiare a sei dalla fine. Spada a tre dalla fine ancora decisivo su Palmacci lanciato a rete, con Napoli che scovava il 2-3 con Be Martins in gioco acrobatico. A 60 secondi dalla fine Zurlo calcia a a botta sicura ma ancora Spada si superava in angolo.
Terzo tempo sulla falsa riga del secondo: Domusbet Catania a testa bassa e Napoli pronto a ripartire. Spada prendeva tutto, ancora due volte su Ott, pazzesco. Ci provava anche Andrade e sfera fuori di un soffio. Napoli riceveva un regalino su punizione centrale e Suarez portava i campani sul +2 a sei minuti dal termine. Attimi finali, da emozioni vere con Catarino che pescava il piattone del 3-4. A due dalla fine Spada chiudeva due botte di Chiavaro e Zurlo, ma il volo d’angelo di testa di Alfio Chiavaro regalava il pareggio. A venti secondi dalla fine Zurlo tutto solo preferiva tirare invece di suggerire per Ott solo. Rigori.
Dal dischetto per la Domusbet Catania perfetti in gol Chiavaro e Palmacci mentre la strategia del cambio portiere funzionava con Paterniti che ipnotizzava Be e Leo Martins che calciavano sopra la traversa i due rigori regalando la finale a Catania. Domani il remake dello scorso anno ancora contro Terracina squadra forte, giovane e da prendere con le molle. Concentrazione, attenzione, calma ingredienti per vivere e scrivere la decima finale di Coppa Italia della sua storia che disputerà la formazione etnea.