Primo capitolo chiamato verità. Quarti di finale per la Domusbet Catania, gara fondamentale ma di quelle toste e dure. La Sambenedettese si presenta da sola, collaudata, blasonata e avversario subito da battere con individualità tecniche ben note.
Rossazzurri con un Eudin in più, rodaggio amplificato dalla gara di ieri, collaudo per testare forza e gambe. La sfida non ha bisogno di spinte particolari, la post in palio chiamata semifinale si presenta da sola.
Fabricio Santos puntava subito su Eudin e Catarino con Palmacci e Zurlo a completare il roster con Andrade. Prime schermaglie ma senza pericoli, poi il tentativo di Bernardo la respinta di Andrade e Palma siglava lo 0-1. Non riusciva a creare pericoli la formazione rossazzurra e a cinque dalla fine Andrade d’istinto salvava su Percia Montani. Zurlo non ci stava e impegnava Del Mestre, prima della bordata di Catarino che lasciava il numero uno Samb di sasso, 1-1. Ad un secondo dalla fine il fallo dubbio fischiato in favore della Samb con Jordan che non sbagliava, 1-2.
Nella ripresa il tocco magico di Pablito Palmacci, quarto sigillo in due giorni, a ristabilire la parità. Vivace seconda parte con Chiodi a respingere la scassata di Eudin e Andrade attento su Bernardo. Un’altra squadra quella rossazzurra con Palmacci e Zurlo che ringhiavano, ed il numero 9 il cannibale si procurava e segnava la punizione del sorpasso. A uno dalla fine attaccate la cinepresa perche’ Palmacci andava via con l’elastico sulla sabbia, dribblava il secondo e batteva Chiodi sul primo palo, 2-4.
Terzo tempo? Insidioso con la rete di Percia Montani dimenticato da Eudin, 3-4. Corosiniti prima e Catarino poi sfioravano la quinta rete. Tre minuti di attesa e pathos: Zurlo si procurava il rigore del k.o. ma Del Mestre parlava. Poi secondi di ansia, e gestione e vittoria
Il fischio finale apre all’esultanza generale, al primo vero scoglio superato, alla semifinale conquistata con forza e merito. Domani l’obiettivo sichiama finale per consolidare una parolina complicata chiama conferma.